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Questa pagina fa parte del sito L'Ottocento dietro l'angolo di Paolo Chiaselotti


 
Non sappiamo da dove provenisse il capostipite del ceppo Madorno, quello maggiore sopra rappresentato. Sappiamo solo che si sposò tre volte ed ebbe figli dalla prima e dalla terza moglie. Abitava nel quartiere della Giudeca, detto anche sotto le Monache con riferimento al convento della Clarisse. Di questo ceppo tre persone morirono nel 1817 a causa di un'epidemia (colera?) che colpì San Marco Argentano.
Può darsi che Maria Gaetana, madre nubile, appartenesse al suddetto ceppo. Anche di lei non conosciamo la provenienza geografica. In ogni caso la presenza di individui con questo cognome risale senza alcun dubbio al Settecento.
Nel 1857 si sposò a San Marco Raffaele Madorno, un vaticale (vetturale) nato a San Donato (oggi San Donato di Ninea) e qui domiciliato (il suo nome compare tra gli imputati di insurrezione nei moti del 1848 - Arch.Stato Cosenza Atti della G.C.C. anni 1848 n.83 e 1851 n.34). La sposa, Vittoria Mosciaro, era nata a Montalto. Infine nel 1889 fu registrata la nascita in contrada Fruscette di Maria Francesca Madorno figlia di Antonio di anni 33 e di Maria Teresa Suevo. Dopo tale data non abbiamo trovato altre notizie su questo cognome.