Prima pagina | Curiosità | Immagini | Cronologia | Delibere | Argomenti | Cronaca | Cognomi | Emigrati | Mestieri | Strade | Contrade | Prezzi | Cronistoria
Questa pagina fa parte del sito "L'Ottocento dietro l'angolo"  (http://www.sanmarcoargentano.it/ottocento/index.htm) di Paolo Chiaselotti

Deliberazione del Decurionato n. 3 del 9.5.1819

"Verifica de' demani non ancora divisi"

Estratto

Regno delle Due Sicilie

Provincia di Cal[abri]a Citra

Comune di Sammarco

Oggetti compresi
1. Verifica de' demani non ancora divisi

Oggi che sono lì nove (9) del mese di Maggio milleottocentodiciannove (1819) Nel Comune di Sammarco, e nel luogo destinato alle sessioni decurionali.

Riunito il Decurionato della suddetta Comune, regolarmente convocato dal Sindaco, in esecuzione della Circolare del Sig. Intendente della Provincia del 16 aprile ultimo, e composto da' signori D[on].Giuseppe Candela, D.Antonio Seta, D.Felice Catalani, D.Pietro de Marco, D.Giovanni Selvaggi, D.Filippo Tallarico, D.Michele Valentoni, e D.Gaetano Rinaldi.

Il Sindaco Sig. Emmanuele Conti, che ha preseduto la sessione, avendo dato lettura degli oggetti, che devono trattarsi, il Decurionato è venuto a prendere le seguenti determinazioni.

Con ordinanza del 19 Dicembre 1811 si dichiararono indivisibili i Demani ecclesiatici Sbrandello e Ceramileo, appartenenti allora al Regal demanio, come provenienti dal soppresso Monastero della Conicella: se ne fece la divisione, e si designò su de' medesimi il terzo a favore del Comune, con Processo verbale de' 27 Ottobre 1812; ma se ne impedì il possesso, perchè i beni del demanio furono esclusi dalla divisione. Ed avendo esaminato il contenuto della circolare del Signor Intendente della Provincia del 10 Aprile ultimo, con cui si è ordinato indicare tuitti i Demanj ex feudali, ed ecclesiastici non ancora divisi e se esistessero ordinanze non ancora eseguite sull'oggetto, il Decurionato ha deliberato, che restano a dividersi i seguenti Demanj, esponendone gli usi a cui van soggetti, e l'attuali possessori, giacchè i due Demanj succennati si trovano divisi, e solo dovrebbe fidare al Comune il possesso.

1° Volta del Monaco dell'estensione di tomolate trenta, appartenente al soppresso Monastero di S. Domenico di Rogiano , oggi all'Amministrazione del Patrimonio Regolare soggetto agli usi civici di pascolo per tutto l'anno.

2° Feudo dell'estensione di tomolate trecentonovanta appartenente al Sig. barone di S.Donato D.Francesco Saverio campolongo, soggetto agli usi civici di pascolo dal dì tre Maggio alla prima Domenica di Ottobre. Le contrade di questo fondo denominate S.Nicola e Valle del Sorvo, separate dallo stesso per mezzo del fiume detto Malosa, sono state divise come i Demanj ex feudali, ed il resto che comprende Toscano, Feudo e Reniglio si dedusse come burgensatico, giusta il verbale di divisione del giorno 6 Marzo 1812, ed in oggi il Decurionato l'annota per quella natura che potrà verificarsi

3° Beneficio di S.Nicola, dell'estensione di tomolate cinquantadue, appartenente ai Signori D.Francesco Saverio Barone Campolongo e D.Nicola Campagna, soggetto agli usi civici di pascolo dal dì tre Maggio sino alla prima Domenica di Ottobre.

4° Macchia dell'Avena del vescovo, dell'estensione di tomolate cento, soggetto agli usi civici come sopra.

5° Macchia dell'Avena del Signor D.Ignazio Valentoni dell'estensione di tomolate centocinquanta, soggetto agli usi civici come sopra.

6° Galieno del Vescovo, dell'estensione di tomolate trenta, soggetto agli usi civici di pascolo per tutto l'anno.

7° Corso seminatorio e boscoso, dell'estensione di tomolate settecento, appartenente al Vescovo, va soggetto agli usi civici di pascolo, e legnare dal dì tre Maggio sino alla prima Domenica di Ottobre.

8° Fabbrica, o Serradaima, dell'estensione di tomolate duecentosessantaquattro, appartenente al Vescovo, aperto, o sia soggetto agli usi civici di pascolo, e legnare dal dì 25 Dicembre alla prima Domenica di Ottobre. In questo fondo vi si rappresenta una colonia (colonìa) da Pasquale Caruso dell'estensione di circa tomolate trenta, il quale a più di venti anni vi ha piantato i Ricetti (ricoveri) di animali senza concessione di affitto, atteso la natura di detto fondo si è, che ogni Cittadino vi suol piantare delle Casette, ed altro invito Domino, con pagarne la corrisponsione, che il Caruso ne ha pagato annualmente in tomoli cinque Grano; beninteso però, che il regal Demanio ne ha provocato l'affitto da tre anni in qua a favore di D.Filippo Tallarico, cui non si è opposto il Caruso, ma ne ha continuato il godimento e ne ha corrisposto l'estaglio sotto il nome di esso Sig. Tallarico riconosciuto fittuale dal Demanio, e tuttavia vi si trova. Nell'istesso fondo vi è un'altra colonia di circa tomolate sei rappresentata da D.Giuseppe Fera, ove ha piantato un porcile, con le vicessitudini come si è detto sopra. Ed altra colonia a favore del succennato D.Filippo Tallarico, dell'estensione di tomolate sei, ridotta dallo stesso a chiusura con piantagioni, attaccata alla torre di fabrica fatta dal Proprietario, e con le vicessitudini come sopra.

9° Iotta del Vescovo, dell'estensione di tomolate sessantaquattro, soggetto agli usi civici come sopra.

10. Monte, dell'estensione di tomolate duecentoottanta, appartenente al sig. Cavaliere D. Luigi Valentoni, soggetto agli usi civici come sopra.

11. Iotta del menzionato Signor Valentoni dell'estensione di tomolate settanta, soggetto agli usi civici come sopra.

12. Cimino di Santa Maria la Pergolara, dell'estensione di tomolate centoventi, appartenente alla Commissione Diocesana, qual Beneficio vacante, soggetto agli usi civici di pascolare, e legnare tutto l'anno.

13. Amendolara del Capitolo, dell'estensione di tomolate cinquanta, appartenente alla Commissione Diocesana, qual Beneficio vacante, soggetto agli usi civici come sopra.

14. Scopette del Vescovo, dell'estensione di tomolate cinquantuno, soggetto agli usi civici come sopra.
In questo fondo si rappresenta una colonia da D.Michele Valentoni, da Domenico Cristofalo, e da D.Michele Perrotta, i quali da molti anni vi han piantato delle Casette, e solevano pagarne annui tomoli diciotto Grano senza concessione di affitto.

15. Vituro, appartenente al soppresso Convento dei P.P. Cisterciensi, oggi al Regal Demanio, dell'estensione di tomolate centottanta, soggetto agli usi civici come sopra.

16. Beneficio di S.Michele di Tarsia, di cui s'ignora l'attuale possessore, e dell'estensione di tomolate quaranta, soggetto agli usi civici come sopra.

17. Affitticello del Vescovo, dell'estensione di tomolate quarantaquattro, soggetto agli usi civici di pascolo dal dì venticinque Dicembre a tutto Maggio.

18. Ciricia del Regal Demanio, di cui si ignora l'antico possessore, dell'estensione di tomolate ventotto, ma si crede suscettibile di divisione, soggetto agli usi civici di pascolo dal primo Maggio alla prima Domenica d'Ottobre.

19. Capitolo di Bisignano in Ciricia, dell'estensione di tomolate cento, soggetto agli usi civici come sopra.

20. Beneficio di S.Bartolomeo di Tarsia, o sia del Signor Barone D.Francesco Saverio Campolongo, della estensione di tomolate cinquantuno, soggetto agli usi civici come sopra.

21. Beneficio del Decanato della Gioppa o sia Ciricia, della estensione di tomolate trentotto, soggetto agli usi civici come sopra.

22. Camposerino o sia pezzo dell'Olmo, appartenente al Vescovo, dell'estensione di tomolate trentasei, soggetto agli usi civici come sopra.

23. Timpone del Vescovo, dell'estensione di tomolate cinquanta, soggetto agli usi civici di pascolo per tutto l'anno.

24. Sant'Onofrio appartenente al Vescovo, dell'estensione di tomolate quattrocentottantaquattro, soggetto agli usi civici di pascolo dal dì venticinque Dicembre a tutto Settembre.

25. Prato e Ciaramileo, appartenente al soppresso Monastero dei P.P. Cisterciensi, dell'estensione di tomolate centocinquanta, soggetto agli usi civici di pascolo per tutto l'anno.
N.B. [nota scritta a margine e firmata] Il fondo portato al N.25, denominato Prato e Ciaramileo si è duplicato per isvista, giacchè è lo stesso Ceramileo di cui si è fatta parola nel principio del presente verbale.

26. Molara, appartenente al Capitolo di Sammarco, dell'estensione di tomolate quattro; ma il possessore asserisce essere di estensione maggiore suscettibile a dividersi, perchè fondo differente da quello portato nel Catasto, soggetto agli usi civici come sopra.

27. Carrocchia del Vescovo, dell'estensione di tomolate trentanove, soggetto agli usi civici come sopra.

28. Bocita del Vescovo, dell'estensione di tomolate trenta, soggetto agli usi civici di pascolo dal dì due Novembre sino alla prima Domenica di Ottobre.

29. Geremia del Vescovo, dell'estensione di tomolate sessanta, soggetto agli usi civici come sopra.

30. Pezza roncata e Pianette de' Polvirenti, appartenente al Capitolo di Sammarco, dell'estensione di tomolate settanta, soggetto agli usi civici di pascolo e legnare per tutto l'anno.

31. La Pietà, appartenente alla vacante Prebenda primiceriale, dell'estensione di tomolate ventotto e sei ottavi, ma si crede di estensione capace a farlo dividere, soggetto agli usi civici di pascolo dal dì due Novembre sino alla prima Domenica di Ottobre.

Tutti i successivi fondi sono nella contenenza di questo territorio, tranne Sbrandello ch'è sito in quello di Mongrassano, non essendosi il Decurionato incaricato de' territorj assegnati agli Albanesi.

Non si conoscono altri fondi divisibili, riservandosi il Decurionato di dedurli nel caso che ne verrà in conoscenza.

Non essendovi altri oggetti a discutersi nella sessione di questo giorno, dopo di essersi data lettura dal segretario del presente processo verbale, lo stesso è stato sottoscritto.

Fatto in Sammarco il giorno, mese, ed anno come sopra.

N.B.[a margine]

Firmato Em:Conti Sindaco, G.Candela, Antonio Seta D[ecurion]e, Felice Catalani Decurione, Pietro de Marco Decurione, Giovanni Selvaggi Dec[urion]e, Filippo Talarico D[ecurione], Michele Valentoni, Gaetano Rinaldi dec[urio]ne Seg[reta]rio

Note

Il monastero della Conicella era a monte del paese e fu soppresso nel 1809

ELENCO DELIBERAZIONI

REGISTRO DECURIONATO 1819-1944

A cura di Paolo Chiaselotti