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Questa pagina fa parte del sito L'Ottocento dietro l'angolo di Paolo Chiaselotti
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Il cognome Libonati è presente a San Marco dal 1821, anno del matrimonio di Antonio, di professione molinaro, nato a Rotonda in provincia di Potenza nel 1797, con Ambrosio Maria Rosaria, vedova ventiduenne di Bernardo De Rosa, anch'egli molinaro. Vari membri di questo ceppo svolsero questa professione, altri erano calzolai, falegnami, commercianti.
Abitarono nei quartieri Capo le Rose, Casaletto, via San Francesco (oggi via Vittorio Emanuele) e in contrada Matina.
In una nota a margine dell'atto di nascita della figlia Aquilina apprendiamo che Luigi, commerciante, nel 1871 era in America.
Libonati Giuseppe, classe 1832, con il grado di caporale, partecipò nel 1860 alla spedizione contro il governo borbonico guidata da Carlo e Baldassarre Selvaggi, Giacomo Campolongo e Giuseppe La Regina in appoggio alle truppe garibaldine, come narra il Cristofaro nella Cronistoria della città di San Marco Argentano.
I nomi di alcuni di loro ricorrono nei fascicoli processuali conservati nell'archivio di Stato di Cosenza: nel 1858 i fratelli Francesco e Luigi furono processati per mancato omicidio, dieci anni dopo, assieme agli altri fratelli Domenico e Raffalele, per ferite, e quest'ultimo di nuovo nel 1875 fu imputato di ferite volontarie assieme ad un congiunto, Raffaele De Rosa.