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Questa pagina fa parte del sito L'Ottocento dietro l'angolo di Paolo Chiaselotti
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Il cognome è stato oggetto nel corso delle registrazioni di frequenti variazioni passando da una forma originaria Rumbolo a quella di Rummolo e quindi di Rummo. Il cognome Rumbolo compare nell'atto di matrimonio del 1837 di Angelo con Brigida Spaccarotella. Dall'atto citato apprendiamo che Angelo Rumbolo era nato a Sant'Agata d'Esaro e la moglie a Guardia Piemontese. Tale cognome scomparirà per sempre negli atti successivi.
Il primo errore avvenne con la registrazione della nascita di Pasquale nel 1845 a cui venne assegnato il cognome Rummo, ma ad uno dei suoi figli, Angiolino nato nel 1880, capitò nuovamente la forma Rummolo che lo costrinse ad avviare una causa di cambiamento risoltasi nell'attribuzione della forma Rummo nel 1903. Stranamente, però, Francesco figlio di Rummo Giuseppe fu nuovamente registrato come Rummolo e a loro volta i figli di quest'ultimo si ritrovarono chi con l'uno e chi con l'altro cognome.
Esisteva un altro ramo Rummolo, presente a San Marco Argentano dal 1828, che si estinse nella prima metà del secolo.
I cognomi Rummo, Rumbolo e Rummolo non sono molto diffusi in Italia: sono presenti soprattutto nella provincia di Napoli il primo e nella provincia di Cosenza gli altri due. Etimologicamente è difficile stabilirne l'origine, considerato che le varie forme sono frutto di errate trascrizioni.