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Questa pagina fa parte del sito L'Ottocento dietro l'angolo di Paolo Chiaselotti
(foto, photo)

 
L'occasione per pubblicare una pagina sulla famiglia Santoro di Fuscaldo nasce casualmente dalla scoperta di un atto di morte del 1846, in cui è riportato il nome di un bambino morto prematuramente, Guido Luca Mario Santoro, figlio di Giambattista, pittore.
Riflettendo sul cognome e sulla professione del genitore ci siamo chiesti se vi fosse una parentela con il noto pittore Rubens Santoro. Le ricerche fatte ci hanno consentito di costruire il presente albero genealogico, dal quale emergono i legami parentali non solo di Giambattista e di Rubens Santoro (rispettivamente zio e nipote), bensì di tutti gli artisti appartenenti a questo ceppo originario di Fuscaldo.
San Marco Argentano e i paesi limitrofi, Mongrassano e Cervicati, furono punto di riferimento di vari membri di questa famiglia, che grazie alle committenze artistiche soggiornarono per periodi più o meno lunghi in questo territorio. Sappiamo, ad esempio, che Giambattista soggiornò a San Marco in un anno antecedente il 1843, anno della morte di Suor Clarice Selvaggi, monaca chiarista, di cui fece il ritratto. Un fratello di Giambattista, Carlo Santoro, si sposò e si stabiliì a Mongrassano dove eseguì sculture e dipinti per la chiesa di Santa Caterina e altre chiese. In questo paese nacquero Rubens Santoro e Filinto, figli di Carlo, il quale volle dare al proprio figlio lo stesso nome del fratello Filinto, ordinario di lettere all'Annunziatella di Napoli.
Fu proprio grazie all'interessamento di quest'ultimo che Rubens e l'altro nipote Francesco Raffaele, figlio di Giambattista, poterono studiare all'Accademia di Belle arti di quella città. Nasce certamente a Mongrassano l'amicizia della famiglia Santoro con una importante famiglia di professionisti da tempo stabilitasi nel piccolo centro di origine arbereshe dalla natia Cetraro: la famiglia Attanasio.
Un membro di questa famiglia, Francesco Saverio Attanasio, farmacista, figlio di Ferdinando (che fu decurione a Mongrassano), sposerà l'ultima nata di casa Santoro, Filomena Maria. I due sposi si sposteranno a San Marco Argentano che diventerà la nuova patria di adozione sia degli Attanasio che di alcuni membri della famiglia Santoro.
Filinto Santoro manterrà vivi i contatti dalla sua nuova residenza a Posillipo con la nostra città, sia attraverso la corrispondenza che con frequenti visite ai parenti. Questo profondo legame farà sì che molte vicende legate ai Santoro siano portate a conoscenza dei parenti attraverso foto, appunti, lettere, che periodicamente lo "zio Filinto" inviava ai nipoti sanmarchesi. Gli eredi della famiglia Attanasio, oggi residenti a Siracusa, hanno custodito con cura questo ricco patrimonio di memorie, che comprendono anche notizie e ritratti di Giambattista Santoro e di suo figlio Francesco Raffaele, pittore di talento, noto in Italia e all'estero. Le foto che lo ritraggono accanto ad alcune sue opere, oppure nella casa in Inghilterra, come pure quelle dello zio poeta, Filinto Santoro, tra i castagni di San Marco, testimoniano questo profondo legame affettivo con la terra che li ospitò.
Aggiungiamo ai nomi anzidetti quello di Consalvo (fratello di Giambattista, Carlo, Filinto e Filomena), famoso fotografo e litografo, che certamente frequentò anch'egli San Marco, come dimostra la bella fotografia della famiglia Attanasio, scattata nella seconda metà dell'Ottocento. Sul retro della foto leggiamo che la via ove nacquero quasi tutti i figli di Francesco Santoro e di Maria Teresa Colonnese fu chiamata in loro onore via Piana degli Artisti.
Maggiori dettagli sulla vita artistica e sulle opere di Rubens e di Francesco Raffaele Santoro si possono leggere su due interessanti articoli del critico d'arte Tonino Sicoli: Il cantore di luce e Il fascino delle Popolane, pubblicati sul Quotidiano della Calabria, edizione della domenica, rispettivamente il 22.2.2009 e il 14.11.2010.

(*) Sul dizionario degli artisti calabresi di Enzo Le Pera figura il nome di un Rosalbino pittore, figlio di Carlo e fratello di Rubens. Dalle nostre ricerche non ci risulta che Rubens avesse un fratello con questo nome. Vittorio Cappelli, in un'ampia biografia sul pittore, pubblicata sul Quotidiano della Calabria del 12 gennaio 2014, afferma che Rosalbino, nato a Fuscaldo nel 1857, era invece cugino di Rubens (al quale attribuisce, oltre ai sopra riportati Filinto e Aleardo, altri due fratelli: Giotto e Attilio). In effetti un Giuseppe Rosalbino Antonio Santoro nacque a Fuscaldo il 15.5.1857, ma egli era figlio di Salvatore Santoro e di Teresa Lanzillotta, che in base alle nostre ricerche nulla hanno in comune con il ceppo di cui ci siamo occupati. Probabilmente la notorietà di Rubens Santoro e della famiglia di origine spingeva altri Santoro di Fuscaldo ad accreditarsi come parenti.

Rivolgiamo un sentito ringraziamento agli eredi Attanasio, per averci dato la possibilità, di pubblicare immagini uniche e preziose, che consentono di allargare le conoscenze su questa importante famiglia di artisti.
Ringraziamo il dott. Ilario Lo Sardo, il quale ci ha cortesemente informato che il fratello del noto pittore Rubens Santoro, Filinto, fu architetto ed ebbe prestigiosi incarichi in Brasile e in altri paesi del sud America.