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Questa pagina fa parte del sito L'Ottocento dietro l'angolo di Paolo Chiaselotti
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Il cognome compare per la prima volta nel 1814 con l'atto di nascita di Vincenzo figlio di Domenico e di Maddalena Arnone, i quali ebbero altri cinque figli. Poiché i registri anagrafici furono istituiti nel 1809 i dati di alcuni figli sono stati desunti dai loro atti di matrimonio nei quali sono indicati i genitori e l'età degli sposi. In un atto è scritto il nome dell'avo paterno, Michele Spinelli.
Non sappiamo da dove provenisse questo ceppo: i vari individui citati negli atti esaminati risultano tutti nati e domiciliati a San Marco.
Tranne Michele gli altri figli di Domenico e di Maddalena si sposarono ed ebbero figli. Marco e la sposa Maddalena Bianco si sposarono ancora bambini: 15 anni lui e 12 anni lei. Il primo figlio nacque, però, quando la madre raggiunse la maggiore età. Giuseppe Spinelli, che abitava nel quartiere Casaletto, è citato in alcuni atti del consiglio comunale. Nel 1856 possiede con Achille Pugliese il maggior numero di ovini nel territorio: ben 930! Nel 1875 fece richiesta per l'apertura di un macello in privativa.
Il cognome Spinelli ci ricorda il principe di Cariati che a San Marco ebbe la proprietà della torre, ma non abbiamo elementi per ipotizzare un qualsiasi collegamento con tale famiglia.