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Questa pagina fa parte del sito "L'Ottocento dietro l'angolo"  (www.sanmarcoargentano.it/ottocento/index.htm) di Paolo Chiaselotti
 
Il colera a San Marco Argentano
Non abbiamo trovato documenti che attestino la diffusione del colera prima del 1855, ma senza dubbio negli anni 1817, 1829, 1830, 1831, 1844 ci fu qualche epidemia, visto che il numero dei morti fu di gran lunga superiore alla media.
Nel 1817 morirono sei persone nelle prigioni di cui due a Cosenza, quattro nell'ospedale tra cui due soldati, e due sacerdoti; la metà dei quasi duecento decessi avvenne nei quartieri Santa Maria, Capo le Rose e Crité, tra loro limitrofi e maggiormente abitati; poche e nella media le morti avvenute nelle contrade, tranne a Cuponi dove morirono quattro persone, tre delle quali appartenenti alla stessa famiglia.
Nel 1829 il numero dei decessi aumentò in maniera consistente nel mese di settembre con oltre il venti per cento del totale. Negli ultimi mesi del 1830 e nei primi sei mesi dell'anno successivo si fermò l'attività amministrativa: dall'11 ottobre 1830 al 3 luglio 1831 non troviamo alcuna deliberazione assunta dal Decurionato. Nel 1830 le morti non furono concentrate in una sola zona, anche se il quartiere cosiddetto del Puzzillo fu il più colpito, l'epidemia si diffuse anche nelle contrade più prossime al paese, come Sant'Opoli e Santo Stefano. Il picco più alto si registrò nel mese di settembre con trentadue persone decedute su un totale di centottantatre.
 
 
Anche nel 1837 è probabile che alcuni decessi avvenuti nell' Ospedale dei poveri a quel tempo esistente nella nostra città siano stati causati dall'epidemia del colera, la cui diffusione è ampiamente documentata. A San Marco Argentano (a quel tempo Sammarco) fu meno virulenta rispetto alle epidemie degli anni 1817 e 1830: ci furono solo centoquarantanove morti con un'elevata incidenza di mortalità infantile.
Nel 1844 furono registrati duecento morti, quasi la metà di età inferiore ai 18 anni. Non sappiamo le cause di questi decessi che si verificarono in maggior numero nei mesi di gennaio, aprile, agosto, settembre e ottobre, come si vede nel grafico sotto riportato. Anche il numero di infanti abbandonati è insolitamente superiore alle percentuali degli anni precedenti, salendo dal 5,6% al 9,35%.
 
 
Nell'anno 1855 il colera, nel volgere di soli venti giorni, da novembre a dicembre, uccise circa ottanta persone. La documentazione di queste morti si ricava dal registro anagrafico di quell'anno, dal quale risulta che i decessi furono duecento, mentre nell'anno precedente erano stati centoventicinque e in quello successivo centonove. Le conseguenze del colera si manifestarono anche nel numero dei minori deceduti nell'anno successivo: quarantatre su centonove, quasi il quaranta per cento! A questi vanno aggiunti i bambini abbandonati alla nascita che nel 1856 aumentarono del cinque per cento rispetto all'anno precedente.
 
Salvatore Cristofaro nella Cronistoria della città di San Marco Argentano dice che il primo caso di colera fu accertato dal dottor Luigi Romita e, parlando del vescovo Livio Parladore riferisce, in una nota, che il colera si manifestò dal 21 novembre all' 8 dicembre. In verità, leggendo le registrazione delle morti si vede che nei giorni nove e dieci dicembre i decessi furono rispettivamente cinque e sei. Forse l'autore, un sacerdote, volle collegare quella data all'intervento provvidenziale dell'Immacolata Concezione, il cui dogma era stato proclamato nell'anno precedente da Pio IX.

L'amministrazione dell'epoca con la deliberazione del 7 febbraio 1856 stornò i fondi destinati ai maritaggi di fanciulle povere per consentire la sopravvivenza di otto orfani.

Purtroppo mancano i registri decurionali dal 1844 al 1855 e non sappiamo se e quali decisioni tempestive furono prese dal momento in cui il morbo fu indivuato. Un atto del decurionato del 1856 ci informa che il sindaco dell'epoca Giuseppe Candela spese 21 ducati e 55 grana per fare fronte alle esigenze della popolazione.

 
Il timore del colera è documentato ancora in atti del consiglio del 1865, anno in cui furono prese misure precauzionali con posti di guardia sulle vie di accesso alla città (Riforma, strada militare, strada San Francesco di Paola, Santa Maria e Sant'Antonio Abate) e del 1867, anno in cui a giugno fu sospesa la fiera di Sant'Antonio.
I quartieri del Crité e di Sant'Antonio Abate registrarono il maggior numero di decessi.

Non sappiamo se a San Marco furono messe in giro le voci di avvelenamenti operati dal governo borbonico, o di oppositori di esso a seconda delle convenienze dall'una e dall'altra parte. Il Cristofaro nella Cronistoria ne fa cenno, ma in ogni caso esse non diedero luogo a fatti eclatanti, addiruttura spaventosi, come quelli registrati in altri comuni. Antonino De Pasquale nel suo libro " Brigantaggio e processi politici del tirreno cosentino nel secolo XIX" edizioni Brenner, riporta i fatti criminosi avvenuti a Verbicaro nel 1855, tratti dagli Atti dei Processi Politici della Gran Corte Criminale e conservati nell'Archivio di Stato di Cosenza. L'autore riferisce che nei giorni 18 e 19 novembre la folla inferocita si abbandonò a violenze terribili. Convinta che dal farmacista fosse stato avvelenato l'acquedotto che scorreva nel suo fondo uccise con percosse e calci un giovane aiutante di farmacia e provocò la morte della futura suocera accorsa in suo aiuto. La voce che un altro cittadino, un vecchio, nascondesse in un fazzoletto sostanze venefiche spinse una turba di scalmanati a dargli la caccia. Dapprima salvato da un gendarme che lo fece chiudere in prigione, fu strappato da quel luogo con la forza, legato, fatto rotolare per le scale, seviziato e infine ucciso. Il cadavere fu trascinato con una corda per le strade del paese.

Non abbiamo documenti che attestino chi morì di colera e chi per altre cause, tranne per Agnese La Regina, moglie di Luigi Sacchini, e per le famiglie dei bambini rimasti orfani, ma non possiamo escludere che tra i morti possano esserci stati vittime di disordini. Per quel che riguarda la mortalità infantile, ciò che balza immediatamente agli occhi è la bassa percentuale di minori morti in quel periodo (17%), contrariamente agli altri periodi in cui i decessi infantili erano nella media del 50 per cento circa delle morti totali.

 
MORTI NEL PERIODO DI DIFFUSIONE DEL COLERA DAL 21 NOVEMBRE AL 10 DICEMBRE 1855 A SAN MARCO ARGENTANO
COGNOME NOME ETÀ CONIUGE PADRE MADRE NOTE
Aita Michelina 50 fu Veneziano Marco fu Nicola De Bonis Maria Gaetana filatrice contrada S.Antonio Abate
Amatuzzi Giuseppe 38 sacerdote di Antonio Tutaglio Saveria Maria contrada Piazza sacerdote
Amoroso Rosa 50 fu Seta Nicola fu Andrea fu [ Sagulo] caterina filatrice contrada Puzzillo
Antonucci Giovanni 60
fu [ Angelo?] fu Sbarra Elina bracciale nato a Cetrajo
Argento Blasi Giuseppe 50 fu Russo carmela

vaticale contrada Crite nato a Paola
Artusi Vincenzo 10 celibe Francesco Guaglianone Maria Arcangela contrada Capo di Rose
Artusi Francesco 55 Guaglianone Angela Maria fu Domenico fu Teresa contrada Capo di Rose vaticale
Baratta Antonio 37 De Biase Maria Saveria fu Carmine fu Ambrosio Anna massaro contrada Crire
Bilotta Luisa 23 Quintieri Giuseppe?
[o Raffaele?]
fu Michele Arcuri Raffaela filatrice contrada Piazza di Basso il giorno dopo muore il fratellino
Bilotta Giovanni? [ Carlo] 12 minore fu Michele Arcuri Raffaela contrada Piazza di Basso il giorno prima era morta una sorella maggiore
Bilotti Michele 50 Arcuri Maria Raffaela fu Antonio Cosentino Benedetta sartore contrada Piazza
Branca Maria
Anello Antonio fu Nicola
nata a Malvito contrada Crite
Cairo Elisabetta 48 fu Sangiovanni Giuseppe fu carlo fu Maria Gaetana filatrice contrada S.Antonio Abate
Caldieri Anna Maria 73
fu Andrea fu Colonnese Cecilia contrada Santo Petruzzo filatrice
Carnevale Angela Maria 60 De Biase Giuseppe fu Arcangelo fu contrada Santa Maria filatrice
Chimenti Maddalena 40 Rimedio Bernardo fu Domenico fu Perrotta Francesca filatrice contrada Crité
Chimento Domenico 11 minore Giuseppe Genuese Maria Gaetana padre sarto contrada Casalicchio
Chimento Michele 50 vedovo di ?

vaticale contrada Tocco mancano tutti gli altri dati
Cipolla Maddalena 14 minore celibe Giacomo Di Napoli Maria contrada Capo di Rose padre bracciale domiciliato in Procida
Contino Saverio 60 Iannuzzi Giulia fu Francesco
contrada Richetto bracciale
Dardis Francesco 60 Ippolito Michelina fu Vincenzo fu Rajo Maria Rosa contrada Crité
De Tomaso Maddalena 45 Giglio Bastiano [ Sebastiano] fu Francesco fu dardis Maria Saveria filatrice contrada Crité
Di Giacomo Innocenza 50 Fucile Gaetano fu Antonio [ Grosso Cecilia] ore 12 filatrice contrada S.Antonio Abate muore contemporaneamente la figlia Fucile Maria Domenica il marito dopo una settimana
Di Giacomo Domenico 0 minore Giuseppe Novello Maria giorni 15 contrada S.Antonio Abate
Di Napoli Maria Gaetana 48 fu Rummolo Antonio fu Arcangelo fu Piraino? Maddalena contrada Riforma [era nata a S.Lauro] filatrice
Di Napoli Concetta 70 Zecca o Zicca Antonio fu Vincenzo
filatrice contrada S.Antonio Abate probabilmente i genitori erano Domenico e Salerno Vittoria ed era nata a S.Demetrio
Domenico Artusi 23 celibe fu Gennaro fu Mazzei Gaetana civile padre calzolaio contrada Crite
Dorria [ D'Oria o Doria] Maddalena 60 fu Cipolla Cristofalo

mancano nomi genitori nata a Sammarco? [probabilmente era nata a Cetraro]
ferraro Pasqualina 42 celibe fu Giovanni fu Lombardi Gaetano contrada Puzzillo filatrice
Forlano Antonio 14 minore Giuseppe Del Corno Maria Teresa padre mugnaio contrada Criti o Critè
Fucile Maria Rosaria 60 Quercia Bruni fu Saverio fu Vacca Maria Gaetana filatrice contrada Capo di Rose
Fucile Maria Domenica 4 minore fu Gaetano fu Di Giacomo Innocenza contrada S.Antonio Abate muoiono contemporaneamente la madre Di Giacomo Innocenza
Fucile Mariannaria Gaetana 0 minore fu Gaetano fu Di Giacomo Innocenza mesi uno lei padre madre e sorelle morti per colera contrada S.Antonio Abate
Fucile Gaetano 52 Di Giacomo Innocenza fu Antonio Olimpiedi Rosa forese contrada S.Antonio Abate una settimana prima circa erano morti moglie e due figli il giorno seguente muore altra figlia
Giorno Salvatore 40 celibe fu Raffaele Carnevale Maria Rosaria contrada Capo di Rose bracciale
Greco Giacomo 70 Pisani Innocenza fu Bruno Pagura Marianna civile con il don nato a Cervicati
Greco Pasquale 44 Sagula Angela fu Felice fu Del Vasto Giulia contrada Sciulli bracciale
Guaglianone Maria Rosaria 40 Talarico Gennaro fu Domenico fu Dardis Maddalena filatrice contrada Crite
Guida Antonio 26 Roberto Raffaela fu Bruni Maria Anna? [ Caprino Caterina ] contrada Sagramento bracciale nato a Rogliano
Iannuzzi Giulia 60 fu Cosentino Saverio

mancano nomi genitori contrada Richetto filatrice
Iannuzzi Pietro Maria 15 minore fu Giuseppe Forlano Maria Rosa contrada S.Antonio Abate
Ippolito Gaetano 28 celibe fu Giuseppe Colonnese Maria Francesca sartore contrada sotto le monache
La Regina Domenico 60 Sarri Marianna fu Michele [ fu Campagna Rosanna? ] proprietario contrada Piazza [cognome e nome della madre sono stati ricavati dal Registro di matrimonio del 1795 dell'archivio diocesano]
La Regina Francesco 80


proprietario contrada Piazza
La Regina [ Maria Francesca ] Agnesa 23 Sacchini Luigi fu Domenico [ Sarri Marianna] Da un estratto del tribunale di Cosenza del 14.6.1858 "...Donna Agnesa La Regina .... trapassò nella casina in contrada Valle ... perché affettata dalla malattia del colera"
La Regina Rosaria 34 celibe Domenico Sarri Marianna padre proprietario madre gentildonna contrada Piazza
Laurato Maria Arcangela 14 celibe minore fu Vincenzo Rimedio Maria Giuseppa contrada Crite
Lento Rosario 40 Angela [ Politano] fu Carmine Pisano Elisabetta bracciale nato a ? contrada S.Antonio Abate
Liparoti Raffaele 30 Curti Maria Giuseppa fu Francesco fu Cice [ Cecilia] Mandovano [Mantovano] domestico contrada S.Antonio Abate
Lombardi Maria Gaetana 60 fu Ferraro Giovanni fu fu filatrice contrada S.Antonio Abate
Lombardo Giuseppe 50 Pirri Maria fu Francesco De Pietro Dignamerita contrada Crite vaticale
Manes Giuseppe 30 Ventura Maria fu Stefano Onorata Deglia contrada Casette bracciale il cognome della madre nell'atto di nascita è Domenica
Marchianò Vincenzina 12 minore Anselmo Maria Antonia
[ Vivacqua]
contrada Piazza nata a Cervicati
Marone Gaetano 54 fu Palmieri Gesuarda fu Alessandro Cinelli Maria Rosa contrada Santo Marco tintore nato a Paola
Mazzei Gaetana 48 Artusi Gennaro Gabriele Cannataro Giulia civile contrada Piazza nata a Ioggi
Nico Domenico 45 celibe fu Francesco fu Maria Quercia calzolajo contrada Piazza
Occhiuzzo Domenico 7 minore fu Pasquale Giglio Maria Saveria contrada Casette
Onofrio Andrea 28 Raimondo Maddalena Saverio fu Guida Maria nato a S.Fili contrada Casette
Piamonte Maddalena 40 Chimento Giuseppe fu pasquale fu Contino Rosaria contrada Crite filatrice
Piccolillo Serafino 50 Grosso Teresa fu fu contrada S.Maria forese
Prezio Serafina 48 Picarelli Raffaele fu Giuseppe [fu Lionardo Angela] contrada Crite nata a Rogiano filatrice
Raimondo Francesco 40 Lombardi Rosaria fu Domenico fu Palma Caterina vaticale contrada Puzzillo nato a?
Rogato [Prezio] Vitantonio 11 minore fu Giuseppe fu Prezio Serafina contrada Crite [nato da madre vedova]
Rossi Maria Teresa
fu Francesco Vivone

mancano nomi genitori filatrice contrada Puzzillo
Sagula Domenico 29 celibe fu Gaetano Rondinello Maddalena bracciale contrada Vescovato
Salerno Maria Francesca 30 fu Occhiuzzi Raffaele fu Pietrantonio Bianco Maddalena filatrice contrada Ragapiedi
Sangiovanni Raffaele 13 minore Giuseppe Cairo Elisabetta padre bracciale contrada S.Antonio Abate
Sangiovanni Giuseppe 60 Cairo Elisabetta fu Tommaso fu Rosa contrada S.Antonio Abate
Scaglione Maddalena 70 fu Cosentino Francesco fu fu contrada Puzzillo
Scovelli
[o Scavello]
Carmela 90 Sagula Francesco
fu Francesco fu Marini [o Martini] Rosaria contrada Crite filatrice di Acquappesa
Segreto Pasquale 32 fu Marzano Nicoletta fu Antonio fu Russo? Ruffo? Teresa nato a Mendicino (è scritto Minnicino) calzolajo contrada Santomarco
Serra Giuseppe 33 Giannico Maria Raffaela fu Gaetano fu Commarelli Caterina muratore
Seta Nicoletta 27 celibe fu Antonio fu Talarico Maddalena gentildonna contrada Piazza
Seta Maddalena 36 Iannuzzi Francesco fu Nicola Amoroso Rosa filatrice contrada Puzzillo
Sgrigniere Maria Gaetana 30 Francesco
[ Frassetti]
[fu Antonio] [ Metallo Maddalena] contrada Valle la Sala nata a San Lauro? [era nata a San Marco]
Sicilia Gaetano 60 Pagano Maria Rosaria fu Santo
di Foscaldi muratore
Siciliano Raffaela 24 celibe Giuseppe Verta Maria Rosa filatrice contrada S.Caterina
Spagnuolo Francesco 30 celibe fu Andrea fu Dardis Maria Rosa bracciale contrada Puzzillo
Spinelli Maria Teresa 8 minore Vincenzo Lauso maria Innocenza contrada Catavero padre bracciale
Talarico Gennaro 60 [ Marzano o Parzano] Giuseppa Teresa fu Filippo [ fu Mungo Caterina ?] galantuomo contrada S.Marco
Tricanico Serafino 40 Cipolla Angela Maria fu Cristofalo Fu Venezia Maria Francesca contrada Crite nato nel Casaletto [di Guardia?]
Vadolato Filippo 47 Rosano Maddalena
fu Vadolato Teresa bracciale contrada S.Antonio Abate
Veneziano Maria Teresa 24 celibe fu Marco Aita Michelina filatrice contrada Critè
Veneziano Giuseppe 60 Malavitigna Angela Maria

bracciale contrada S.Antonio Abate mancano nomi genitori
Veneziano Maria Gaetana 17 celibe fu marco Aita Michelina filatrice Contrada S.Antonio Abate
Verta Maria Rosa 40 Siciliano Giuseppe fu [Gennaro] fu Di Celio? [ Rimedio] Rosaria contrada Crité filatrice
Vuoto Rocco 44
Giuseppe
bracciale contrada Piazza nato a Morano

a cura di Paolo Chiaselotti