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Sutt'a lingua: Curiosità e approfondimenti.

'U RICIETTU


Ricetto di Candelo

Ricetto di Candelo, in Piemonte. Complesso architettonico di epoca medievale. (da Wikipedia, foto di Angelo Mostacchi).

'U riciettu è il riposo e non trovare riciettu significa non trovare riposo. Un'anima vagante, penserà qualcuno, o le gambe che in taluni soggetti sono senza riposo. In verità non è il riposo, ma il luogo in cui si può riposare, allo stesso modo in cui bere un bicchiere non significa bere il recipiente, ma il suo contenuto.
Nel linguaggio questo 'scambio' di funzione si chiama metonimia, ma il fatto di saperlo non placa il bisogno di piglia' riciettu nei soggetti che soffrono di questo disturbo temporaneo o permanente.
Spesso i bambini nun piglianu riciettu, nel senso che, essendo troppo vivaci, non si fermano mai. Anche se comunemente attribuiamo questo significato all'epressione, in verità piglia' riciettu significa prender posto.
Essendo, quindi, 'u riciettu un posto, un luogo in cui ci fermiamo, ne consegue che in esso ci riposiamo, per cui se abbiamo bagagli o dobbiamo anche mangiare u riciettu dovrà avere una certa ampiezza, ma se abbiamo soltanto sonno o siamo stanchi basterà lo spazio in cui il nostro corpo o parte di esso si posa. 'U riciettu a maggior ragione si identifica con il riposo, ovvero con la fermata e la deposizione nostra e di ciò che abbiamo con noi.
U riciettu esiste anche in italiano nella forma, oggi non più usata, ricetto, con significato di ricovero, rifugio. Nel medioevo era il luogo fortificato, in cui si riparavano in caso di pericolo coloro che vivevano fuori dalla mura della città. Il receptus per i Romani era la ritirata nei combattimenti: da canere receptum deriva la nostra espressione suonare la ritirata.
Ovviamente tra i due termini, quello dialettale e quello italiano, c'è la differenza che ho esposto ampiamente e che rende la nostra voce più 'ricettiva' di sfumature.
Esiste un verbo che si occupi du riciettu? Esiste nella forma arricitta' che estende l'azione all'ospitalità provvisoria e occasionale, al proprio riposo e alla sistemazione ordinata di un luogo abitato. Pertanto, diremo che l'avienu arricittatu 'nta suffitta, m'era tannu tannu arricittatu, avia arricittatu a cammara per esprimere i tre casi evidenziati. Anche lo stomaco a volte ha bisogno di essere arricittatu: il posto dove nasce questo bisogno è naturalmente molto piccolo, a volte abbiamo la senzazione che sia un buco da riempire o un punto preciso di riciettu. In quest'ultimo caso basta uno spuntino.
Ora che abbiamo capito cosa sono u riciettu e l'arriciettamentu cerchiamo di non confonderli con 'u ripuosu che è qualcosa di diverso e di più durevole, ricordandoci sempre che è meglio nu riciettu piuttosto che 'u ripuosu eternu!


San Marco Argentano, 1 novembre 2025

Paolo Chiaselotti