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Questa pagina fa parte del sito L'Ottocento dietro l'angolo di Paolo Chiaselotti


 
La presenza di questa illustre famiglia a San Marco Argentano risale senz'altro al Settecento. Da alcune registrazioni di morte abbiamo desunto, infatti, che Vincenzo, sacerdote, e sua sorella Elisabetta, figli di Francesco Conti, dottore notaro, morti l'uno nel 1810 all'età di 60 anni e l'altra nel 1812 di anni 66, erano nati a Sammarco. E ancora: Raffaele, anch'egli sacerdote, figlio di Francesco e di Vittoria Fera, morto nel 1815, era nato 48 anni prima anch'egli a Sammarco.
L'albero genealogico qui rappresentato è stato ricostruito unicamente sulla base dei registri dell'archivio anagrafico e dello stato civile la cui prima istituzione risale al 1809. Non sono ovviamente riportati i nati in altri comuni, tranne i casi di matrimoni registrati a San Marco Argentano, dai quali abbiamo potuto desumere il luogo di nascita degli sposi, la loro età, i nomi dei genitori.
Non avendo certezza di alcuni legami parentali, abbiamo indicato in un cartiglio a parte i nominativi per i quali mancava una precisa attestazione di appartenenza al ceppo maggiore. Riteniamo che il capostipite Francesco che compare nei due rami iniziali sia la stessa persona: gli atti di morte testè citati fanno riferimento ad una medesima dimora ubicata nel quartiere "avanti le Monache" o "tra le due piazze".   Si tratta dell'omonimo palazzo tuttora esistente sulla attuale via Roma, di fronte all'edificio oggi sede municipale e un tempo convento delle monache di Santa Chiara, dove entrò come novizia nel 1828 suor Maria Rosa, al secolo Maria Caterina Clementina Conti.
Il cognome ricorre in numerose delibere di decurionato e di consiglio. Emmanuele Conti fu sindaco dal 1818 al 1819. In un atto del 1833 Luigi Conti, farmacista, chiede di essere esonerato dall'incarico di cassiere (crediamo di qualche Istituto di Beneficienza) per motivi familiari. L'atto fa riferimento a sette suoi fratelli minori. Nella "Cronistoria della città di San Marco Argentano" Luigi Conti è ricordato come tenente della guardia nazionale nell'anno 1848. Fu amministratore comunale fino al 1878 anno della sua morte.
In altre deliberazioni sono citati Baldassarre, medico conduttato e il cavalier Raffaele, con domicilio in Cosenza, rappresentante del comune al Comizio Agrario.
Abbiamo integrato l'albero con i discendenti di Raffaele e di Maria Carolina Crisafi grazie ai dati pubblicati di recente sull'Archivio di Stato di Cosenza on-line.