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Questa pagina fa parte del sito L'Ottocento dietro l'angolo di Paolo Chiaselotti        foto


 
Nell'Ottocento esistevano vari nuclei con cognome Pasquale e De Pasquale, ma i due maggiori facevano capo uno ai signori Giuseppe e Cerbelli Brigida, l'altro a Giuseppe e Maria Antonia Perticaro (o Pustiraro). Il cognome del secondo albero nei primi registri anagrafici fu scritto senza il patronimico De, ma anche il cognome di don Emiddio nel suo atto matrimoniale e quello del padre, don Giuseppe, militare, nello "Status animarum" del 1804 conservato nell'archivio diocesano, sono scritti senza il De.
Il cognome compare fin dal 1809, anno della prima istituzione dello stato civile ed entrambi i nuclei familiari furono censiti nel documento parrocchiale sopracitato del 1804.
Sull'origine del primo ceppo non abbiamo alcun dato, sul secondo abbiamo due informazioni contrastanti: una sorella di Nicola, Rosa, risulta nata a Mottafollone, un fratello, Gaetano potrebbe essere il padre di una Felicia nata al Casaletto di Acquappesa (il nome Felicia ricompare nell'albero).
Don Emiddio, dell'albero n.1, era cancelliere e certamente dopo il 1840 svolse la sua attività a Verbicaro, ove nacque Francesco, quindi a Cerzeto ove nacque Domenico e ad Oriolo ove avvenne la sua morte, come è documentato nell'atto di matrimonio del figlio Francesco con Fiorina Cristofaro. Non abbiamo notizie di altri figli. La data di nascita di Domenico, morto a San Marco nel 1900, è scritta sul foglio matricolare gentilmente messo a disposizione dalla prof.ssa Nina Palermo Pizzuti De Pasquale. Membri di questo ceppo sono spesso citati negli atti del consiglio. Abitarono nel quartiere di Santa Caterina o Vescovato, sulla via che si chiamò corso Negroni a fine Ottocento, oggi via Roma.
Dell'albero numero due sappiamo che Nicola era "molinaro e perito di campagna" e abitava alla via Giudeca. In una deliberazione del 1826 riguardante la valutazione di una permuta di fondi egli è definito "perito probo e intelligente". Il figlio Antonio era sarto, e anche il figlio di quest'ultimo, Baldasarre, il cui nome compare in un atto amministrativo riguardante gli aventi diritto al voto, che allora era limitato per censo e istruzione. Tutti sapevano leggere e scrivere. Da alcuni atti di morte abbiamo desunto che anche Gaetano, capostipite del secondo ramo che conservò sempre cognome Pasquale, apparteneva allo stesso ceppo. Gaetano era "bracciale", il figlio di lui, Antonio, sposato con Arcangela Loffredo, non ebbe figli maschi. Abitò in contrada Riforma, mentre i discendenti di Nicola abitarono inizialmente nel quartiere della Piazza di basso, quindi alla Piazza della Torre e alla via San Francesco, ma non è escluso che gli ultimi due domicili si riferiscano entrambi all'attuale via Vittorio Emanuele III. Recentemente discendenti di Pietro (n.1871) venuti in visita in Italia ci hanno informati che Pietro emigrò in Brasile (vedi foto).
In the eighteenth century different Pasquale and De Pasquale families were present in San Marco, but the heads of the two greatest trees were Giuseppe and Cerbelli Brigida (n° 1), and Giuseppe and Maria Antonia Perticaro –or Pustiraro– (n° 1). In a first time the surname of the second tree was written without the prefix De, but also the surname of don Emiddio in his marriage record, and the surname of his father, don Giuseppe, soldier, in Diocesan Archives "Status animarum" of 1804, were written Pasquale.
The surname was registered since 1809, year of the first register of birth, marriage and death, and both the families were written in the census above-mentioned parish census in 1804.
About the origin of the first tree we did not find any useful information, for the second tree we have two conflicting informations: Rosa, sister of Nicola, was born in Mottafollone, their brother Gaetano might be father of Felicia born at Casaletto of Acquappesa (the name Felicia is present twice in the tree).
Don Emiddio (tree n°1) was clerck of the court and surely after 1840 he worked in Verbicaro, where Francesco was born, then in Cerzeto where Domenico was born, and in Oriolo, where he died as it is documented by the marriage certificate of his son Francesco with Fiorina Cristofaro. We did not find any information about other sons. In a service record, that Mrs teacher Nina Palermo Pizzuti De Pasquale kindly showed to us, we got to know about the birth date of Domenico, who died in San Marco in 1900. Members of family are often cited in town council documents. All family lived at Santa Caterina or Vescovato street, called "Corso Negroni" in the last years of the nineteenth century, and nowadays Roma street.
About the family tree n° 2 we know that Nicola was miller and surveyor, and was living at Giudeca street. In a deliberation in 1826 about the valutation of the change of two lands he is considered "honest and clever surveyor". His son Antonio was tailor and so the son of him, Baldassare. This man is cited in a document of the town council, regarding people that had sufficient wealth and instruction to be admitted to vote. All they can read and write. Through some death records we deduced that also Gaetano, head of the second branch (that kept always the original surname Pasquale), was descendant of the same family tree. Gaetano was farm worker, and his son Antonio, married with Arcangela Loffredo, had only daughters. He lived at Riforma street; whereas Nicola's descendants lived in a place called "Piazza di basso", then at Tower Square street and San Francesco street, but maybe the last two addresses were the present-day address of their house at Vittorio Emanuele III street. Recently descendants of Pietro (b.1871) came from Brazil where Pietro was emigrated (see pictures).